Ecco la ricetta della zuppa di lenticchie della nonna, con un tocco personale che la rende unica: semplice, rustica e profumata
Certe cose non cambiano mai. Tipo l’odore della zuppa di lenticchie che aleggia in cucina quando fuori piove e le finestre si appannano. È una di quelle cose che ci riporta indietro nel tempo, a quando le nonne cucinavano per noi quando eravamo bambini. La zuppa di lenticchie che preparavano le nostre nonne era semplice ma speciale. Il segreto? Metterci l’essenziale: lenticchie, cipolla, sedano, carote. Poi tutto stava nell’amore e nel tempo, quello che oggi nessuno ha.
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La ricetta della nonna con un tocco in più
Se volete aggiungere un tocco in più a questo piatto, potete aggiungervi un pizzico di curcuma e un cucchiaino di aceto di mele sul finale. Si tratta di una piccola deviazione dalla strada maestra, che aggiunge quel sapore un pochino più deciso ma buonissimo alla vostra zuppa. Anche l’odore sarà un pizzico più forte ma possiamo assicurarvi che si spargerà per tutta la vostra casa e anche la signora che abita al piano di sopra si chiederà qual è la ricetta di questa favolosa zuppa di lenticchie.
Un’altra cosa importante è la scelta delle lenticchie. L’elemento centrale del piatto va scelto con giudizio. Si possono scegliere quelle rosse che cuociono in fretta e non restano sullo stomaco come un macigno, ma se volete scegliere quelle normali secche, non dimenticate di metterle a mollo la sera prima. Bisogna lavarle bene, così da eliminare ogni possibile residuo di terra o sporcizia. E una volta preparati tutti gli ingredienti non ci resta che assemblare il tutto.
Come preparare la zuppa di lenticchie
La prima cosa da fare è preparare un soffritto lento con la cipolla, il sedano e le carote, senza bruciare nulla. E come ci ha insegnano le nonne: se la cipolla diventa nera, si deve buttare tutto e ricominciare. Una volta che il soffritto inizia ad emanare un buon profumo si può andare ad aggiungere il resto degli ingredienti. Quindi giù di lenticchie, di acqua calda e di due foglie di alloro, e lasciar sobbollire la zuppa per minimo mezz’ora. Se avete fretta allora usate la pentola a pressione, anche se il profumo per casa si spargerà sicuramente meglio se lasciate sobbollire la zuppa normalmente.
Alla fine, aggiustate di sale, mettete un filo d’olio buono e, se vi gira bene, aggiungete anche dei crostini fatti con pane avanzato. Basta tagliare il pane a cubetti e metterlo in forno quei 10 minuti che servono a rendere croccante il pane. Potreste grattugiare sopra la zuppa un po’ di parmigiano, oppure potreste inserire all’interno dei semi tostati. Dipende da ciò che vi piace di più. E poi questo è un piatto che si può fare tranquillamente anche in estate, un po’ in anticipo e servito tiepido. Ma d’inverno, con la pioggia che batte sui vetri e il termosifone acceso, assume tutto un altro sapore. Sazia, scalda e non chiede troppo. Non è perfetta, e proprio per questo è speciale!